Electronic Engineering

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Devo cambiare le valvole.....

Prima o poi, nella vita del possessore di un amplificatore a valvole arriva il momento fatidico, atteso, rimuginato, pensato, discusso e ancora rimuginato per lungo tempo:

Devo cambiare le valvole all’ampli… quali sono le migliori ? E qui cominciano i dubbi, le ricerche su tutti i forum possibili, i consigli segreti, i guru o presunti tali, i riti voodoo, eccetera eccetera.

Facciamo un po’ di chiarezza, anche al costo di demolire qualche certezza e di attirarsi le antipatie di qualcuno.. pazienza, non si può essere simpatici a tutti.

Punto primo = “devo cambiare le valvole” e io dico : e perché ? facciamo prima una distinzione obbligatoria;  salvo gli amplificatori ibridi ( valvole + transistor o mosfet ) ogni amplificatore alloggia una serie di valvole dette di “ preamplificazione” che si occupano di amplificare il debole segnale della chitarra, di regolare i toni, di gestire il riverbero , di gestire il send-return e altre funzioni tecniche, tipo pilotare le finali, e alloggia due o quattro valvole finali  ( anche sei o otto, o dodici come un marchio californiano, che quando è ora di cambiarle conviene chiedere un anticipo sul TFR) che si occupano di amplificare in potenza il segnale, in modo che il diffusore ( “cassa” mi piace meno, mi sa di funebre ) possa funzionare correttamente.

A causa delle forti tensioni e correnti gestite dalle valvole finali, queste sono le prime ad esaurirsi, ovvero a ridurre pian piano la loro efficienza, con il risultato che l’ampli pian piano suona più piano e con meno dinamica sui suoni puliti.

Dopo un tot di ore ( almeno un migliaio di solito, poi dipende dal bias e da altri fattori) diventa necessario cambiarle e qui casca l’asino…. Ma dopo quanto ?

Difficile a dirsi; nella mia esperienza ho trovato valvole usatissime con 40 anni di servizio praticamente perfette e valvole di due anni, magari di marchi blasonatissimi ( ovvero valvole cinesi marchiate con il blasone) spompate o peggio ancora consumate in maniere diverse, ma la maggior parte delle volte ho cambiato tutte le finali a causa di un guasto ad una o più delle valvole.

Ora, a fare gli svizzeri (che sono precisi, si sa) bisognerebbe fare come per l’auto, ovvero cambiare olio e filtri ogni 15-20 mila chilometri per avere la certezza di avere sempre l’ampli al massimo, ma non è assolutamente il caso, anche perché in certi amplificatori ad influenzare le prestazioni basta la rete elettrica a 215 Volt invece che a 230 , oppure un diffusore con uno dei coni parzialmente sciolto ( intendo con la bobina mobile danneggiata ) e l’apparecchio suona molto peggio, parola di lupetto.

Non esiste quindi una regola, salvo quella dare la giusta importanza alle valvole, o comunque di non pensare che tutti i mali dell'amplificatore si risolvano cambiando le valvole; il suono in un ampli a valvole è fortemente dipendente dal trasformatore di uscita, dall'alimentazione e dai coni o dal diffusore che colleghiamo, e non è così dipendente dalle valvole appunto, lo è , certo, ma sono finezze che solo con anni di esperienza e di orecchio si cominciano a cogliere, sopratutto se usiamo l'ampli in casa, e non in concerto o comunque con gli altri musicisti.

Diciamo che il miglior compromesso consiste nel farle controllare da un tecnico ogni paio d’anni se va tutto bene, ovvero se non si guasta qualcosa, che in quel caso magari la sostituzione è obbligatoria, e di conseguenza decidere che fare in base ai risultati dell'esame tecnico.

Il discorso cambia invece con le valvole di preamplificazione: se è vero che si esauriscono ben poco e durano anni e anni, è altrettanto vero che da marca a marca la differenza si sente eccome; come la differenza si sente tra valvole vintage e valvole moderne, che ufficialmente dovrebbero essere uguali.

Diventa allora interessante fare delle prove cambiando magari la prima valvola ( di fatto l’interfaccia con la chitarra ) e cercando di capire le differenze , che sono notevoli.

Ed ecco il secondo problema : “voglio fare delle prove, ma quali sono le valvole migliori da provare ? “ bella domanda, le valvole migliori sono quelle che ti danno il sound che vuoi, quello che senti più tuo. La valvola”migliore” non esiste, esiste quella che ti piace come suona, ovvio però che valvole economicissime valgono comunque quello che costano, ovvero poco.

Ho sentito valvole cinesi suonare benissimo su un certo ampli e male su un altro,  ma ho anche sentito valvole blasonate, con i pin dorati,  riserva speciale neanche fossero champagne rari che su un ampli andavano divinamente e su un ampli di un'altra marca andavano bene come il confetto Falqui quando si è un po’ disturbati di stomaco.

Ripeto, il sound di un amplificatore dipende non solo dalle valvole , ma dipende dalle valvole e da tutta una serie di fattori ( alimentazione, tipo di circuito,trasformatore di uscita, diffusore ) la cui unione contribuisce a dare il carattere dell’apparecchio. E' semplicemente un alchimia, un unione di fattori che ci fa arrivare al sound che ci esprime meglio, né più ne meno come il setup della pedaliera o le corde di una marca piuttosto che di un altra. Tutto fa, accidenti se fa.

Esistono svariati produttori di valvole ottimi , buoni, buonini, scarsi e pessimi, e diventa difficile orientarsi; personalmente ripongo la mia fiducia nei marchi made in Russia, evito se posso i cinesi e guardo con sospetto le famose valvole “originali” che nel 90% dei casi sono made in China, rimarchiate con il blasone del costruttore di turno ( se volete anche voi potete avere le valvole con il vostro nome o la vostra effige, è solo questione di quantitativo ) anche se per fortuna la maggior parte dei costruttori ha interesse a dotare i propri prodotti di valvole adeguate, e ripeto per fortuna.

Per concludere, ricordiamoci di quell’oggetto che si collega all’amplificatore e che valvole belle o brutte, ha una discreta importanza, ovvero la chitarra, e ricordiamoci che se vogliamo cambiare suono, bisogna cambiare ampli e/o chitarra; se così non fosse si venderebbero pochissimi amplificatori e miliardi di valvole, non vi pare ?